Blog - 6 maggio 2020

Homologous protein domains in SARS-CoV-2 and measles, mumps and rubella viruses

Domenico Girelli

Questo articolo propone un'ipotesi molto suggestiva per spiegare l'apparente "paradosso infettivologico" della malattia COVID-19. In generale, di solito le infezioni virali sono più frequenti nei bambini e nelle persone giovani, rispetto agli anziani (ove prevalgono invece quelle batteriche). Per COVID-19 i Registri globali documentano in modo ormai incontrovertibile che alcune categorie sono relativamente protette, in particolare i bambini-ragazzi-giovani e le donne in età fertile. Questi ricercatori hanno scoperto che alcune proteine del virus SARS-CoV-2 sono abbastanza simili ad alcune di altri virus, quali quelli che causano morbillo, parotite, e, soprattutto, rosolia. In Italia le vaccinazioni anti-rosolia nelle pre-adolescenti sono iniziate nel 1978, mentre la triplice nei bambini è iniziata nel 1990. Quindi è abbastanza verosimile che tali vaccinazioni abbiano effettivamente protetto (almeno in parte) queste fasce di popolazione verso SARS-Co-V2 e che ciò spieghi il "paradosso Infettivologico" di questo virus. 

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